Consulenza per la certificazione della parità di genere – UNI/PdR 125:2022
Nomos vi assiste in un percorso personalizzato per ottenere la certificazione che, oltre a rafforzare l’immagine e la reputazione aziendale, consentirà di accedere a sgravi fiscali fino a 50mila euro e ad essere premiati nella partecipazione a bandi italiani ed europei.
Linee guida del PdR 125:2022
Le Linee Guida prevedono 6 Aree di riferimento per verificare se un’organizzazione sia effettivamente inclusiva e rispettosa della parità di genere. Ogni area ha un peso percentuale specifico (fatto 100 il totale del peso delle differenti aree):
- Cultura e strategia – 15%
- Governance – 15%
- Processi HR – 10%
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda – 20%
- Equità remunerativa per genere – 20%
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro 20%
Al fine poi di assicurare l’opportuna coerenza con le diverse realtà organizzative, si prevede che gli Indicatori chiave relativi alle 6 Aree siano applicabili secondo un principio di proporzionalità in ragione del profilo dimensionale delle organizzazioni aziendali.
E’ una certificazione per tutti i tipi di aziende e si può ottenere raggiungendo il 60% di adesione ai requisiti.
Vantaggi
Ci sono vantaggi a livello economico di risparmio sui contributi previdenziali fino a 50.000 €.
Inoltre, alle aziende private che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della Certificazione sulla Parità di Genere – UNI/PdR 125:2022 è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.
Oltre a ciò, sicuramente essere in possesso della Certificazione di Parità di Genere può avere un impatto migliorativo sulla brand reputation, in quanto il cliente può collegarla ad una grande attenzione ai temi di inclusione delle donne e diminuzione di divario di genere. Da ciò ne consegue anche un miglioramento della capacità competitiva, poiché le aziende di maggior successo sono quelle che adottano modelli di lavoro più inclusivi.
Il processo di certificazione consente su questi temi di definire e consolidare i punti di forza, nonché i punti deboli e lavorare per migliorare la cultura dell’inclusività, puntando all’uguaglianza.